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4 escursioni estive sulle Dolomiti di Cortina

escursioni estive cortina dolomitiCon la bella stagione che avanza, oggi vi presentiamo 4 escursioni estive sulle Dolomiti di Cortina, molto “classiche” ed emozionanti se volete esplorare la natura Ampezzana, alla ricerca della variegata flora dolomitica, dei suoi animali e degli “angoli nascosti” di questo splendido angolo di Alpi Italiane.

 

Escursioni Estive sulle Dolomiti di Cortina – natura, avventura e storia

 

1) Son Forca e la Val Padeon

 

La Val Padeon è un classico per gli appassionati di Cortina D’Ampezzo: l’escursione estiva da Son Forca alla Val Padeon è tutto sommato semplice e prende avvio da Passo Tre Croci. Se ami la flora e la fauna delle Dolomiti, allora si tratta di un itinerario da non perdere.

 

Partenza – Arrivo: Passo Tre Croci – Rifugio Ospitale

Tipologia: normale

Dislivello: 300 metri

Tempo: 6 ore

Difficoltà: E

Sentieri CAI: 203

 

Dal Passo Tre Croci (1809 m) sulla S.S. 48 delle Dolomiti, in direzione nord-ovest, si imbocca il sentiero CAI n. 203, che porta direttamente al passo Sonforcia (2110 m). Da qui è facilmente raggiungibile il rifugio Son Forca (2215), che offre possibilità di ristoro ma soprattutto un panorama magnifico che si apre su tutta la vallata.

 

Facendo di nuovo ritorno sul sentiero n. 203, si intraprende una strada sterrata che scende lungo la Val Padeon. Si oltrepassa un ruscello e si entra nel vivo del bosco abbassandosi di quota con una serie di svolte fino ad arrivare all’incrocio con il sentiero che conduce alla forcella Zumeles (1880 m). Proseguendo il cammino si giunge ai resti della Malga Padeon (1841 m).

 

Poco dopo la malga si trova un incrocio: qui si può decidere di prendere il segnavia sulla sinistra (n. 202-201) che scende lungo la Val Granda per arrivare alle rovine del Castello di Podestagno, oppure continuare per la sterrata principale che porta al Rifugio Ospitale (1490 m) e che segna il termine dell’escursione.

 

 

2) Val di Fanes e Lago di Limo

 

 

Partenza – Arrivo: Ponte Felizon (Pian di Loa)

Tipologia: normale

Dislivello: 860 metri

Tempo: 6 ore

Difficoltà: E

Sentieri CAI: 10

 

 

Sulla S.S. 51 d’Alemagna in direzione nord, si parcheggia la macchina a circa 1 km e mezzo dopo Fiames, all’entrata del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, dove sorge anche il Centro Visitatori (vicino al punto di ristoro “Bar Lido Capo Verde”).

 

All’entrata del Parco Naturale, superato il ponticello sul Rio Felizon (1367 m), si prende la via numero 10 che attraversa Pian di Loa. Proseguendo per lo stesso sentiero segnavia numero 10, si arriva prima alle cascate di Fanes (1380 m) e più avanti al Lago di Fanes. Proseguendo, si giunge al Lago di Limo (2159 m), che offre una vista magnifica sul parco di Fanes-Sennes- Braies. Da qui possibilità di salita al Rifugio Fanes (2060 m) per la via 10-11 (punto di ristoro). Costeggiato il Lago, si riprende il sentiero numero 10 in direzione Col Becchei; si costeggia la Croda d’Antruiles e si riscende per la Val d’Antruiles (sempre sul sentiero numero 10) fino a ritornare al punto di partenza.

 

 

3) Dal Faloria al Sorapiss

 

 

Questa escursione estiva sulle Dolomiti di Cortina, dal Faloria al Sorapiss, ti porterà nelle zone dell’antica leggenda del lago di Misurina e del monte Sorapiss…

 

 

Partenza – Arrivo: Faloria – Passo Tre Croci

Tipologia: normale

Dislivello: 200 metri

Tempo: 6 ore

Difficoltà: EE

Sentieri CAI: 213 – 215 o Alta Via numero 3

 

 

Da Cortina si prende la Funivia che porta al rifugio Faloria (2123 m); già qui il panorama è splendido, ma bisogna proseguire: si intraprende il sentiero n. 213 che porta al rifugio Tondi (2327 m), eventualmente raggiungibile anche con un mezzo a pagamento. Raggiunto il rifugio Tondi, si prosegue per attraversare quindi la cresta del monte Ciasadio (2362 m), e raggiungere la forcella Faloria (2309 m). Dalla forcella inizia l’Alta Via n. 3: il sentiero quindi avrà entrambe le numerazioni, sia quella della Alta Via che quella del n. 213.

 

Si prosegue a mezza costa ai piedi delle pareti della Cesta (Ra Zesta) e, lasciata sul lato sinistro la diramazione per il Passo Tre Croci, si raggiunge la forcella Ciadin (2378); si attraversa quindi un breve tratto attrezzato con corde metalliche che porta nella conca del Cadin del Lauda. Qui una cengia leggermente esposta (dotata di corda fissa) consente di aggirare uno sperone roccioso, oltre il quale inizia una piccola discesa; da qui parte il sentiero che porta poi allo stupefacente Lago Sorapiss (1923 m) e al rifugio A. Vandelli (1928 m).

 

Dopo una breve sosta al rifugio Vandelli, è possibile scendere per la via n. 215 o per l’Alta Via n. 3 che passa per gli Orti di Marcoira e arriva al Passo Tre Croci (1860 m), dove termina l’escursione.

 

 

4) Giro del Col Rosà

 

 

Il Giro del Col Rosà è un’escursione dolomitica affascinante e non così conosciuta.

 

 

Partenza – Arrivo: Ponte Felizon (Pian di Loa)

Tipologia: normale

Dislivello: 200 metri

Tempo: 5 – 6 ore

Difficoltà: E

Sentieri CAI: 10 – 401 – 408 – 417

 

 

Il punto di partenza di questo itinerario dolomitico è il medesimo del tragitto numero 2: sempre sulla statale d’Alemagna, in direzione nord, si parcheggia all’entrata del Parco Naturale delle Dolomiti D’Ampezzo, nei pressi del Centro Visitatori (siamo a circa 1,5 km da Fiames).

 

 

All’entrata del Parco Naturale, superato il ponticello sul Rio Felizon (1367 m), si prende la via numero 10 che attraversa Pian di Loa. Si prosegue per la stessa, e, passato il Ponte Óuto (1380 m) si prosegue per la stessa arrivando al Ponte dei Cadorìs (1483 m). Imboccato il sentiero n. 408, che conduce al passo Posporcora, si può decidere se salire o meno sulla cima del Col Rosà tramite la ferrata Ettore Bovero (se si sceglie la ferrata, però, bisogna essere preparati e attrezzati – l’escursione aumenta notevolmente di difficoltà).

 

Evitando la ferrata Ettore Bovero, si sale dapprima lungo un pendio sassoso con poca vegetazione, di seguito si scavalca un canale franoso e si continua per il sentiero, in parte reso più sicuro e comodo con scalini di legno, entrando nel bosco. Si continua con pendenza sostenuta fra la vegetazione del fianco ovest del monte, transitando per i resti di una piccola postazione militare. Lungo il costone, facendo attenzione ai segnavia e ad alcune fenditure sul terreno, si giunge in vetta.

 

La cima offre uno spettacolare panorama su Cortina, caratterizzato da una grande pace poiché meno battuto rispetto a molti altri itinerari. Ridiscesi per la stessa (oppure per la via 417 che si ricongiunge più avanti con la 408), si prosegue sulla via 408 che attraversa Pian De Ra Spines (1301 m) e che riconduce a Fiames, punto di partenza originario dell’escursione.

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