enit+39 333 1419279 info@enjoycortina.com
+39 333 1419279 info@enjoycortina.com
enit

3 percorsi Mountain Bike da fare a Cortina – Dolomiti in Bici

Se dovessimo analizzare “razionalmente” il Cadore – cosa quasi impossibile, perché bellezza ed emozioni prevalgono sempre qui– scopriremmo che si tratta di un’area “completa”, in cui è possibile rilassarsi, passeggiare, rigenerarsi, gustare il meglio della cucina delle Dolomiti, ma anche fare sport di qualunque tipo: dal Nordic Walking al Trail Running, dall’Arrampicata alle Ferrate, passando per mountain bike, downhill, golf, equitazione, torrentismo, pesca, tennis, orienteering… di qualunque sport siate appassionati, beh a Cortina trova la sua massima espressione in zone naturalisticamente inimitabili.

 

Oggi vogliamo concentrarci sulla mountain bike e sugli splendidi percorsi estivi che la Valle di Cortina offre a tutti gli appassionati. Ecco, dunque, 3 percorsi per mountain bike da fare a Cortina, Regina delle Dolomiti anche per la mountain bike. E’ stato difficile sceglierli, però partiamo da questi 3: 2 facili e uno medio/difficile. A breve descriveremo anche tutti i percorsi mountain bike più belli da fare a Cortina, spostandoci su percorsi decisamente più impegnativi ma da percorrere assolutamente.

 

Tra Parchi Naturali, rifugi e splendidi scorci: 3 percorsi mountain bike da fare a Cortina

 

 

1- Cortina – Dobbiaco

 

Partiamo dal più facile, ma incredibilmente suggestivo Cortina – Dobbiaco.

 

E’ un giro suggestivo che passa per antichi tratti di ferrovie e piccole stazioni abbandonate, viadotti e gallerie spettacolari, laghetti e scenari montani mozzafiato. Si passa per il passo Cimabianche e si attraversano, di fatto, 3 splendidi parchi naturali come il Parco Naturale delle Dolomiti di Ampezzo, il Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto e il Parco Naturale Fanes, Sennes, Braies. Superato il Cimabianche, si costeggia il lago di Landro per poi avvistare, imponenti e magnifiche, le 3 cime di Lavaredo sul lato occidentale, percorrendo un tratto di pista ciclabile a fianco della strada Alemagna. Successivamente, in prossimità di Dobbiaco, si raggiunge un cimitero di soldati della 1^ Guerra Mondiale e poco dopo il lago di Dobbiaco. Seguendo l’andamento del fiume Rienza, si arriva a destinazione.

 

  • Punto di partenza: centro di Cortina
  • Punto di arrivo: stazione ferroviaria a Dobbiaco
  • Segnavia: seguire le indicazioni per “Dobbiaco”
  • Tempo di percorrenza: ca. 2 ore (e ritorno)
  • Lunghezza: 29 km (+ ritorno)
  • Dislivello: circa 300 metri.
  • Difficoltà: (relativamente) facile – adatto anche ai più giovani, se minimamente allenati.
  • Caratteristiche del percorso: la quasi totalità del percorso non è asfaltata – no bici da corsa.

 

2- Tour dei Cinque Rifugi

 

Il Tour dei Cinque Rifugi veniva descritto dalla rivista Mountain Bike Action nel 1955 come “The Greatest Trail of the World”. Incassato il complimento, andiamo a vedere di cosa si tratta.

E’ un percorso di riferimento, che inizia sulla vecchia ferrovia Cortina – Dobbiaco, ottimo riscaldamento prima della notevole salita che porta al rifugio Malga Ra Stua, sulla soglia di casa del lussureggiante Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies. Successivamente, la gamba deve essere pronta per proseguire su salita sterrata in Val Salata, in cui si dovrà ogni tanto scendere dalla sella e proseguire a piedi a causa di pendenza e fondo irregolare in qualche punto.

 

Ultimata anche questa fatica, finalmente si scollina in prossimità del rifugio Sennes, sfruttando la leggera discesa nell’altopiano Pian de Lasta per riposarsi un po’. Il sentiero è splendidamente panoramico e tocca il terzo e quarto rifugio del tragitto, ossia il Fodara Vedla e il Pederù. La discesa comincia a diventare molto ripida, con alcuni tornanti cementati per facilitare il tour.

 

Finita la salita? Nemmeno per sogno. Il Vallon de Fanes con le sue medie pendenze vi farà vedere il lago Piciodel e, infine, il quinto rifugio del tour in mountain bike, il rifugio Fanes, che è il segnale dell’imminente arrivo dell’ultima salita fino al Passo di Limo. Se siete arrivati a questo punto, vi siete decisamente meritati la discesa finale – stupenda – con scorsi incantevoli sul lago di Fanes (e alle sue cascate, volendo). Il rientro a Cortina avviene sul lato destro del Boite, in discesa.

 

  • Punto di partenza: Cortina d’Ampezzo.
  • Punto di arrivo: Cortina d’Ampezzo.
  • Segnavia: seguire le indicazioni per i 5 rifugi.
  • Tempo di percorrenza: 5 ore.
  • Lunghezza: 48 km totali.
  • Dislivello: 1720 metri.
  • Difficoltà: media.
  • Caratteristiche del percorso: splendido!

 

3- Conca Ampezzana

 

Una delle tante cose belle di fare mountain bike a Cortina e dintorni è che non serve salire molto in quota per godere di panorami che altrove richiedono un pegno da pagare in vertigini.

 

Tutta la valle del Boite permette di imparare la mountain bike, con itinerari splendidi e facili. Ad esempio, potreste dirigervi verso la salita di Chiamulera, tosta ma breve, per ammirare tutta la valle ampezzana dall’alto, per poi infilarvi nella ciclabile ex ferrovia. Passando per la stazione dei treni abbandonata di Fiames, si arriva sul ponte del Felizon che conduce poi a ciò che rimane del castello di Podestagno.

 

La salita termina già e, con una ampia strada sterrata scendete rapidi in valle di Fanes, in compagnia del torrente Boite lungo il Pian de Loa. La discesa sulle antiche mulattiere si alterna a ripide salitelle sul sentiero che vi porta a Cadin (alcuni tratti sono complessi, ma basta smontare dalla bici e farli a piedi). Attraverso i prati di Mortisa e Campo, raggiungerete Socol e poi il trampolino di Zuel delle Olimpiadi Invernali del 1956. Per fare ritorno a Cortina, basta poi tornare sulla pista ciclabile della vecchia ferrovia.

 

  • Punto di partenza: Cortina d’Ampezzo.
  • Punto di arrivo: Cortina d’Ampezzo.
  • Segnavia: salita di Chiamulera.
  • Tempo di percorrenza: 2 ore e mezza.
  • Lunghezza: poco più di 30 km totali.
  • Dislivello: 590 metri.
  • Difficoltà: facile.
  • Caratteristiche del percorso: molto divertente e vario; non richiede troppa esperienza in sella.

 

Photo Credits: cortinadolomiti.eu

Leave a Reply