Questo percorso parte dal rifugio Angelo Dibona (2083 m), raggiungibile in macchina dalla strada statale n. 48 che da Cortina porta al Passo Falzarego; il bivio che porta al rifugio si trova a un paio di chilometri dopo Pocol, sul lato sinistro, in località Cian Zopè (1732 m). Il rifugio Angelo Dibona deve il suo nome alla celebre guida alpina ampezzana; da qui si può già osservare un magnifico panorama che va dai Lastoni di Formin, alla Croda da Lago, al Monte Antelao.
Dal rifugio Angelo Dibona (2083 m – possibilità di ristoro) si prende il sentiero CAI n. 403 fino al bivio con il segnalato sentiero Astaldi. Qui inizia una piccola ferratina che, al termine, porterà vicino al rifugio Pomedes.
Abbandonato il sentiero, si attraversa un piccolo scorcio di prato fino ad arrivare a una piccola cresta; poco più sotto si trova un sasso con un foro metallico da cui parte l’imbocco della ferrata. Il percorso è dotato di corde metalliche; iniziato il cammino, si attraversa la prima cengia che oltrepassa la Torre Dibona. Si prosegue per la cengia: non è sempre attrezzata, ma non risulta essere mai pericolosa.
Oltrepassato un ponticello di legno, si arriva a un sentiero che, se preso sul versante sinistro, porta al rifugio Pomedes (2303 m – possibilità di ristoro). Da qui si può godere di un magnifico panorama che si apre sulla conca ampezzana.
Si può tornare al rifugio Dibona tramite il sentiero CAI n. 421, dove termina l’escursione.
Tempo:
4 ore
Dislivello:
220 m
Difficoltà:
EE (Escursionisti Esperti)